Cima dei Monti Bagno ( 2.073 mt)

 

I Monti di Bagno costituiscono una dorsale che si estende lungamente a nord del Monte Ocre e prende il nome appunto dal paese di Bagno situato sul versante aquilano a circa 900 metri di altezza. L’orografia di quest’angolo di montagna è articolata su diverse valli e creste secondarie che corrono parallele tra loro da nord a sud; l’elevazione più alta figura nella lista dei 2.000 dell’Appennino come vetta secondaria attorno al Monte Ocre e di norma viene raggiunta con una breve deviazione proprio dalla cima più alta del gruppo.
Pur se attraversati da diversi tracciati i Monti di Bagno sono fuori dalle mete escursionistiche più gettonate e quindi trasmettono all’escursionista un forte senso di isolamento in ogni stagione.
Se si ha voglia di conoscere un pò meglio la geografia di queste montagne vale sicuramente la pena di dedicare alla Cima dei Monti di Bagno un’intera escursione e per l’occasione Simone ed io abbiamo deciso di attraversare il susseguirsi di alture, vallate e piccoli altopiani che si incontrano avviandosi dal paese di Casamaina.
Il sentiero (7A) prende inizio dalla strada bianca che descrive una ampia “U” immediatamente dietro al grande deposito dell’ANAS che si trova all’uscita del paese per chi viene da Campo Felice (subito prima di entrare in paese se invece si arriva da Lucoli).
L’escursione qui descritta si è svolta in presenza di molta neve già dal paese ma nonostante ciò è stato facile seguire il percorso sempre intuitivo lungo la carrareccia che si intercetta a quota circa1.600 salendo direttamente da Casamaina verso est.
Il primo tratto di salita è abbastanza ripido ma una volta sul tracciato della carrareccia si prosegue per qualche chilometro con una pendenza leggera e costante sino a raggiungere i 1.830 metri del poco marcato valico in corrispondenza della località chiamata “terra rossa”.
L’intera escursione si sviluppa fuori dal bosco e quindi sono numerosi i panorami ed i punti di visuale sul complesso delle montagne che, a partire dal vicinissimo Orsello, si alternano sino al Velino che rimane sempre ben visibile lungo tutto il tragitto; anche il monte Ocre, abbastanza vicino ed imponente, si osserva da una prospettiva interessante.
Una volta giunti a quota 1.830 il panorama si apre completamente anche verso il Gran Sasso di cui si ha una bellissima visione d’insieme da un’estremo all’altro; da qui è anche ben individuabile l’obiettivo della nostra escursione che, certo, non appare essere una vetta maestosa anche perché ridimensionata dalla presenza incombente del vicino Ocre.
Il tracciato prosegue ancora per un chilometro circa in leggera discesa verso est sino a raggiungere una conca dove è situata una piccola costruzione proprio alla base della cresta che con un’ultima impennata si eleva sino alla Cima dei Monti di Bagno. Di fronte alla costruzione è un laghetto stagionale che, data la quantità di neve che si è accumulata, riusciamo solo ad intuire sotto forma di una tonda depressione nel manto bianco.
Da quel punto rimangono da salire poco meno di trecento metri per essere in vetta: il sentiero con un lungo traverso guadagna quota sino a portarsi sulla sella (quota 1.950) subito sotto al cono sommitale e da quel punto si sale a vista senza problemi.
Dato il buon innevamento siamo tentati di intraprendere una variante e quindi, invece di salire per il tracciato normale, ci portiamo quasi sotto la verticale dalla cima ed affrontiamo “di petto” il fianco ovest della montagna guadagnando quasi 200 metri di quota ramponando lungo un pendio piuttosto accentuato.
Una volta raggiunta Cima dei Monti di Bagno, nonostante l’elevazione relativamente modesta, il panorama spazia molto lontano in ogni direzione e se l’aria è limpida si possono ammirare distintamente le numerose cime del Gran Sasso.
Per la via del ritorno si può optare di ripercorrere il tracciato dell’andata oppure proseguire per cresta verso sud fin sotto le pendici del Monte Ocre da dove si intercetta il sentiero (8) che in direzione ovest riporta sino al punto di partenza a Casamaina (questa seconda opzione consente di farsi un’idea abbastanza completa dell’orografia del versante nord del gruppo del Monte Ocre).

Lo sviluppo dell’escursione è di circa 14 chilometri tra andata e ritorno con un dislivello complessivo di poco inferiore agli 800 metri.